25 aprile 2017, martedì

Festa della Liberazione (qui in Spagna giornata lavorativa)

Santo del giorno S. Marco Evangelista: auguri all’hermano Marco!

Nel 1719 veniva pubblicato “La vita e le straordinarie, sorpredenti avventure di Robinson Crusoe” di Daniel Defoe, il primo romanzo moderno d’avventura

 

Ola peregrinos lettori,

ieri sera eravamo infreddoliti e bagnati, costretti a riscaldarci con una bottiglia di …

Il tinto della Rioja

 

preoccupati di dover arrivare a Segovia seguendo l’autopista.

Decidiamo di partire più tardi e vedere il tempo. Alle 8:10 partiamo dopo aver imbarcato nella nostra camminata Veronica, olandese di 66 anni di Utrech, che, poco dice di se, ma comunque è una compagna piacevole per i prossimi 20 km.

L’abbigliamento a cipolla del pellegrino

 

Camminiamo per una campagna per lo più incolta

e adibita al pascolo delle mucche ed al più nobile allevamento dei cavalli

Dopo km 5,4 (in 1h:09′) ci fermiamo ad ammirare un Cristo crocifisso, solitario ed altissimo, che nel momento della morte pare come sospeso tra le nuvole, vicino e terreno per l’ora estrema raggiunta ma lontano e inesplicabile per chi guarda, da sotto, con gli occhi rivolti verso l’azzurro del cielo venato dal bianco di … nuvole.

Marco sotto il Cristo

 

Al primo bar incontrato dopo km 1,7 (in 21′) Veronica ci chiede di fermarci per un caffè (e la toilette). E mentre Paolo le offre il caffè e condivide la cioccolata …

Paolo e Veronica seduti mangiano

 

… a pochi metri si svolge un dramma: Marco non trova più il suo smartphone; e non lo trova neanche se vibra alla chiamata dentro lo zaino, che prima sistematicamente eppoi in modo frenetico viene … svuotato.

Marco con la spasina dello zaino

 

Niente! Anche vuotato lo zaino, lo smartphone continua a vibrare … poi Paolo lo trova esattamente nella tasca esterna della cintura dello zaino: nel suo alloggiamento più logico e …

Marco RINCON

 

Dopo questi 10 minuti di terrore finiti in Gloria, riprendiamo a camminare ed il nostro sentiero diviene parallalo alla strada fino a Segovia.

Marco e Veronica e ombra di Paolo

 

Dopo km 6,5 (in 1h:23′) arriviamo a Segovia e visitiamo l’Iglesia de los Santos Justo y Pastor

Entrata alla chiesa

 

e siamo sequestrati bonariamente dal sagrestano che ci racconta che la chiesa è romanica dell’XI secolo con gli affreschi del XII secolo che raffigurano un ben particolare Cristo Pantocratico (con le tre dita benedicenti) simile a quello che si trova a Ravenna nella basilica ariana.

Il sagrestano ci spiega gli affreschi

 

Iniziamo a girare per Segovia ed ammiriamo l’acquedotto romano di 2000 anni fa, costruzione incombente ma agile, possente e mirabile, ancora oggi simbolo della capacità ingegneristica degli antichi romani (nota: essere un console edile nell’antica Roma, che sovraintendeva a tali costruzioni, era una carica ambita ma anche pericolosa: se la costruzione non era fatta a regola d’arte veniva imprigionati e costretti a pagare di tasca propria … un po’ drastico ma poi i risultati si vedono ancora oggi!!!).

Marco, Veronica e Paolo sotto l’acquedotto

 

Dopo aver apposto il sello all’Oficina d.T. e … perso Veronica (non prima di averla salutata con un abbraccio), girelliamo per Segovia e selliamo anche alla Cattedrale … che decidiamo di visitare perchè Giove Pluvio, che ci aveva risparmiato, ha deciso che dovevamo riflettere sulla caducità della vita …

La Morte e la Vita

 

e recarci nella cappela di Santiago …

Paolo, San Giacomo e Marco

 

per accendere una candela e raccoglierci in preghiera da veri pellegrini da sempre: per i nostri peccati ma anche per i nostri sogni, più intimi, più arditi, più condivisi con la persona che amiamo, con le nostre adorate figlie.

Candele accese

 

Alla fine abbiamo camminato per 5 km nelle vie del centro di Segovia e, purtroppo, abbiamo trovato chiuso l’unico museo che avremmo voluto vedere, anzi l’unico motivo del nostro girovagare …

Museo gastronomico di Segovia

 

Vista l’ora e nel timore di una nuova pioggia, vediamo da fuori l’Alcazar (con le sue torri simili al castello di Ludwig in Baviera) …

Paolo e nello sfondo l’Alcazar

 

… e scendiamo per poco meno di 300 mt una stretta e sdrucciolevole scalinata fino al fondo valle.

Marco che scende le scale

 

Risaliamo 100 mt slm dal fondo valle a Zamarramala in km 1,5 e un po provati ci rifugiamo nel primo vero albergue del nostro Cammino di Madrid, eppoi inizia nuovamente a piovere: salvi ed asciutti per un pelo.

Marco e Paolo all’albergue

 

Dopo la doccia di rito, laviamo i nostri panni e li stendiamo con le bellissime spille da balia dorate di Paolo.

Panni ad asciugare

 

Prima di cenare alle 20:30 a La Alcaldesa, accolti con simpatia e disponibilità da Blanco e dalla sua mujer, mentre Paolo prepara questo articolo (che dovremo postare dal ristorante: e speriamo bene!) Marco conversa in francese con l’unica altra ospite dell’albergue Sirkka, una finlandese trasferitasi in Svizzera con 5 figli che, in pensione da 8 anni, percorre da tempo il cammino da sola: un’altra storia, un’altra vita, un altro cammino. Tutti diversi, tutti uniti dallo stesso fil rouge di trovare il più intimo, nascosto e segreto in se di ognuno di noi.

Marco, Sirkka e Paolo

Ora siamo fuori dal ristorante per postare questo articolo: fa un po freddo ma tra poco … menù del pellegrino per 8,50 euro …. poi Atletico Madrid vs Villareal: toda vida!

Hasta siempre

Paolo & Marco

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