30 aprile 2017, domenica

 

Ola peregrinos lettori,

Anche per questo anno il nostro cammino annuale … è terminato.

Cammini di tutta l’Europa

 

Con precisione “svizzera” alle 7:00, Arturo entra in albergue ed inizia a preparare la colazione: i rumori della preparazione dei tavoli ed il profumo del caffè ci svegliano tutti, praticamente all’unisono.

Ognuno diversamente, ma tutti con le stesse necessarie operazioni, iniziamo la routini del pellegrino che deve radunare tutti i suoi avere, ripiegare il sacco a pelo, fare toilette, poi colazione e, dopo aver ripiegato i vestiti e riposti dentro la “mochilla”, chiudere lo zaino. La sequenza e la velocità, come sappiamo, è del tutto soggettiva e personalissima: guai a interromperla o peggio “dare consigli”.

Colazione con Arturo

 

Paolo si consiglia con Marco per un suo dolore tibiale (destro), insorto ieri, che non lo ha fatto dormire bene: e voilà che tutti chiedono consiglio a Marco per i vari, e variegati, dolori che sempre, e da sempre, colpiscono ogni pellegrino.

Marco dopo colazione e prima della partenza con l’apposizione dei cerotti sportini cura e lenisce le dolenze di Paolo …

… Mariz (ginocchio sinistro) e …

… di Lisa (tallone destro).

 

Alle 8 partono tutti: tranne noi.

Salutiamo con un sincero, coloroso ed hermano abbraccio Pepe e Lisa (che a nostra “disinteressata” richiesta ci forniscono il nome del ristorante di Madrid dove cucinano il miglior cocido, e dove se mangi tutto quello che ti portano … non paghi!).

I pellegrini olandesi, tutti, ci stringono la mano e noi evitiamo di metterli in imbarazzo “alla giapponese”, invadendo la loro culturale (ed immaginaria) sfera di confort e riservatezza: paese che vai …

 

Murales del Camino di Madrid da Porto Duero

Alle 8:45 salutiamo Arturo con un abbraccio e la promessa di inviargli le foto della cena: consigliano a tutti di fare sosta in questo albergue che è pulito, accogliente, con un bel giardino dove riposare nel pomeriggio e, se avete la fortuna di conoscere Arturo, con un vero hospitalero del cammino!

Alle 9 prendiamo il bus per Valladolid: ci arrivamo dopo 25 minuti sotto una pioggia fredda portata da un vento … freddo.

Ripari provvisori

Tutti i negozi sono chiusi ed arriviamo alla cattedrale, dove abbiamo la fortuna di entrare con una funzione in corso. Assistiamo alla messa (da pellegrini da sempre), la prima ed unica che siamo riusciti a trovare in questo cammino, alquanto laico.

L’altar maggiore della Cattedrale

Mentre torniamo indietro velocemente verso la stazione, troviamo aperta la chiesa di Santiago e doverosamente entriamo.

Chiesa di Santiago

Arrivati alla stazione siamo costretti a prender un biglietto dell’AVE (l’alta velocità spagnola) perchè il costo del treno “normale” è solo di meno di un terzo inferiore ma ci costringerebbe ad una attesa di oltre quattro ore in stazione.

 

Marco y Paolo e l’AVE

Le carrozze dell’Ave sono simile a Italo ma hanno uno spazio molto superiore per il passeggero (rispetto sia ai Freccia Rossa che ad Italo).

Per contro la velocità massima non pare supera i 230/250 km/h (mentre entrambe i treni italiani arrivano a punte di 300 km/h) e (in accelerazione) intorno ai 200 km/h) ha delle sonore vibrazioni, che poi spariscono all’aumentere della velocità (o forse è solo un difetto della carrozza in cui siamo).

In un’ora e dieci minuti ripercorriamo tutta la strada faticosamente camminata in 8 gg.

Siamoi arrivati a Madrid alle 13.10 in perfetto orario.

Dopo qualche problema ad entrare nella metro, arriviamo all’Hotel Carrera e ci danno una camera per 4 ma … con solo un letto matrimoniale alla francese: il pellegrino da sempre si adatta … siempre.

 

Alle 16 siamo già in pista per cercare il km 0 dove parte il cammino di Santiado da Madrid: la chiesa di Santiago di di San Giovanni Battista.

Non avendo avuto la previdenza di procurarci una cartina ed avendo i cellulari off line … cerchiamo un punto I … ma non lo troviamo.

Finalmente troviamo Fnac e dopo una lunga medizione sulle guide e cartine di Madrid, Paolo acquista la Cartoville della Gallimard (simili a quelle del TCI) ed alla cassa chiedo di individuare la chiesa: logicamente siamo a 500 mt della chiesa ed appena usciti da Fnac troviamo un punto I … applicazione pratica di una delle regole della Legge di Murphy!!!

Arriviamio alle 17 ma … un cartello ci avverte che la chiesa è si aperta anche la domenica ma solo dalle 18 alle 20 con messa alle 19:30.

Cluadicanti, Paolo per il tibiale destro e Marco per la rodilla … destra, andiamo verso il Palazzo Reale … ed alle 18:15 siamo nuovamnente davanti alla chiesa: ancora chiusa!!!???

Sempre con il passo lesto da Gatto e Volpe, facciamo un altro giretto verso Plaza Mayor, sotto una pioggia fredda e ventosa.

Alle 19:15 torniamo per la terza volta alla chiesa e … finalmente è aperta.

Con sovrano rispetto e timore quasi reverenziale entriamo ed un violinista musicante ci accoglie. Ci dirigiamo verso la canonica e lì finalmente ottiniamo il sello: felici, appagati e straniti come quando si vede Santiago da Monte de Gozo, usciamo per le strade di Madrid.

La gente intorno corre e si affanna, ride ed urla, si abbraccia e si minaccia, mentre noi camminiamo come sospesi in un momento particolare ed intimo che solo che lo prova sa cosa voglia dire.

Hasta siempre

 

Paolo & Marco

 

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