20180430 D

Ola peregrinos

Sono le 4:30 e sono già sveglio mi sono addormentato all’una nel postare l’ultimo articolo del Cammino.

La notte prima di arrivare a Santiago é un po’ come la Notte prima degli esami. Non vedi l’ora che passi per poterti svegliare e temi che arrivi perché devi essere pronto.

Non vedi l’ora di alzarti, mettere lo zaino in spalla (perché lo hai pronto dalla sera prima) e finalmente partire per stringerti insieme a quella massa cosmogenica pellegrina, con te hanno percorso faticosamente, ma con Letizia, tutti i chilometri dei tuoi passi uno dietro l’altro.

Alle 5:00 Marco ha acceso la luce e mi ha trovato sveglio, ci siamo guardati e abbiamo deciso di partire. Alle 5:30 abbiamo fatto colazione ed alle 6:00, finalmente, siamo partiti.

La strada tra sigueiro e Santiago è sostanzialmente un lungo saliscendi molto dolce che consente una media assolutamente identica sia in salita che in discesa. Passato il momento critico dell’altro giorno, abbiamo camminato spediti ma purtroppo accompagnati da una pioggia sempre più insistente.

Come nei momenti in cui il fisico e la mente trovano un punto di equilibrio i discorsi tra Marco e me possono avere dei percorsi imprevisti. Ed il piacere di dialogare è tanto più intenso quanto meno siamo d’accordo. Così sono gli amici così siamo io e Marco.

Arrivati a circa 2 km iniziamo a vedere la cattedrale: una emozione che ci fa andare a un passo sempre più spedito.

Alle 9:05 dopo due ore e 7 minuti abbiamo terminato i nostri 13 km e ci siamo affascinati, ognuno avvolto nel proprio silenzio, davanti alla facciata della cattedrale di Santiago.

Ogni volta questo momento è un momento uguale per l’emozione che provoca.

Ma è sempre diverso,  perché la vita è andata avanti e tu (che pure sei sempre la stessa persona) sei necessariamente cambiato, il vissuto ti ha cambiato.

Incontriamo Davide che era arrivato il giorno prima con Alice e ci indica la nuova collocazione della officina del Pellegrino.

ATTENZIONE!!!

Non  è più dove era fino a qualche anno fa. Arrivati davanti alla cattedrale con la faccia rivolta verso la chiesa a sinistra avete l’imponente Paradores. Seguendo la brevissima discesa trovate delle scalette,  prendete la strada e dopo altri 50 metri sulla sinistra c’è la nuova Oficina del Pellegrino. Oggi siamo I 1mi Pellegrini che sono partiti da Ferrol..  Magia dell’indennità.

Novità é la Compostela personalizzata al costo di €3 nella quale verrà inserito anche il chilometraggio percorso, da dove siete partiti e la data della partenza.

Abbiamo quindi atteso 12:00 girando per le stradine ancora assonnato di Santiago guardando i negozi e mangiando un boccadillo.

Alle 11:30 eravamo già in chiesa, abbiamo visto la tomba del Santo e, come da rituale, abbracciato la sua statua sopra l’altar Maggiore.
Poi abbiamo atteso la funzione che come sempre è celebrata alle 12:00 da 12 sacerdoti, uno di questi era italiano.
Alla fine della messa se svolto sempre il rito del Botafumero che è un momento particolarmente significativo per ogni Pellegrino.

Una piccola nota orientativa. Santiago si sta preparando per il 2021 l’anno di San Giacomo con lavori importanti. Scendendo all’aeroporto si notano delle strutture di servizio assolutamente sovradimensionato per il traffico attuale ma che saranno sicuramente necessarie per l’affluenza che si prevede ci sarà. Anche cattedrale si sta restaurando completamente e la facciata è quasi completamente rifatta e gli Interni sono in via di ristrutturazione.

Ritirati i nostri zaini ci siamo diretti verso l’Hotel Città di Compostella che é a poco più di 1 km dalla stazione degli autobus.
Alle 18:00 ci siamo ritrovati nella piazza q adella cattedrale con dei ragazzi sardi e con Antonella, la ragazza che a Bruma mi aveva dato la medicina nel bar quando mi ero sentito male.

Abbiamo fatto un aperitivo e l’unico bar italiano di tutta Santiago con un simpatico cameriere toscano…. Tifoso della Juve.


Per fortuna mentre eravamo lì a bere è passata una ragazza simpaticissima di Genova  e giustamente Doriana con la quale ci siamo scattati questa foto.

Alle 19:30 mi ragazzi sardi sono andati a cenare al Parador con delle pellegrine svizzere. Noi con Antonella siamo andati invece al Bocalino di Giovanni. Un vero oste di una volta, simpaticissimo. In un locale con 10 coperti in cui lui parla un gramelot improbabile ma che ti fa sentire a casa (in cui usa anche termini siciliani perché, ci dice testualmente, my abuelo de Catania).
Ti serve quello che dici di lui. Cozze, acciughe, pimento, pulpo e questo annaffiato da un bianco che scorre rapido. sia per il cibo che per Giovanni ve lo consigliamo assolutamente!!!

Alle 21:30 paghiamo 10 euro a testa e ci salutiamo con Antonella (scambiando i i numeri telefonici come tradizione) che si è fermata al Semenario Menor (dove ho dormito anche io la 1ma volta che sono arrivato a Santiago nel 2014). La struttura è molto grande e viene aperta a step in relazione al numero degli arrivi. Poca privacy ma ognuno ha un armadietto personale e ci si può stare per più notti.

Torniamo i  hotel in una serata freddissima e alle 22:00 siamo già a dormire.

Anche questa lunga giornata è terminata anche questo giorno siamo arrivati a Santiago Anche oggi abbiamo trovato il ritrovato la nostra Santiago hasta siempre peregrinos.

2018

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Pellegrini da Sempre

Post 8/18

 

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