Ola peregrinos da siempre

La nostra sveglia è suonata alle 6:02 ed alle 6:30 già verso la metro: i nottambuli della movida si aggirano un po’ provati per le st

Per evitarci 20 km di … Madrid alle 7:30 abbiamo preso il bus per Tres Cantos con la buona intenzione di iniziare li il nostro cammino.

Purtroppo la grande Madrid è diventata … veramente grande!

Siamo scesi dal bus e … ci siamo ritrovati in un quartiere dormitorio al di qua della linea ferroviaria e dell’autostrada: vedendo dieci km distante Colmenar Viejo, irrangiungibile.

Di buona lena abbiamo trovato un tunnel sotto la ferrovia ed (scavalcato la rete) abbiamo preso un sentiero parallelo all’autostrada.

Dopo 4 km e 50 minuti la muraglia cinese non dava segni di … pertugi!

Un area di servizio è stata provvedenziale … scavalcata un’altra rete, Marco ha chiesto un passaggio a Carlos, un boliviano di La Paz che, gentilissimo, ma di poche parole, ci ha caricato e portati all’agognata Colmenar Viejo (particolarmente toccante il momento in cui Marco ha intonato Simon Bolivar degli Intillimani e duettato con Carlos).

Dopo 1 km e 10 minuti abbiamo fatto colozione con un tostado e zumo.

Poco dopo finalmente abbiamo visto la prima freccia gialla eppoi il cippo con gli oltre 600 km che ci separano da Santiago: ci siamo abbracciati, si inizia!!!

Il sentiero prima largo poi su strada romana eppoi impervio e scavato nella terra e nella roccia, è impegnativo per i continui saliscendi che dai 740 mt slm della partenza ci hanno portato a scollinare a 1010 mt slm eppoi a scendere ai 910 mt slm dell’arrivo: 16 km in 3 ore e 40 minuti senza soste.

Oggi i nostri compagni di viaggio sono stati: le mucche, tantissimi ciclisti e alcuni passeggiatori della domenica (anche se è sabato) con i loro zainetti da 10 litri: pellegrini da sempre nessuno!

Dopo esserci regalati 3 km in più alla ricerca di una casa rural … poi risultata completa, siamo approdati all’Hotel Real: carino, centrale e con la credenzial a € 55, invece che 90: di albergue per ora nenache l’ombra.

Pranzato con una ternera grande come una fiorentina, alle 15 ci siamo concessi un riposo; ma già alle 18 visita al Castillo (in gotico-isabellino) tenuto in modo impeccabile e vista sull’embalse del 1908 che fornisce acqua e luce a Madrid.

Come ogni anno il primo giorno sembra che non siamo mai stati sul cammino: senza acqua per la prima parte (Lorca docet), colazione fatta alle 9 dopo tre ore  dalla sveglia, ricerca scellerata per dormire: c’est la vie! Domani è un altro giorno, di solito il peggiore perchè tutti i dolori saranno presenti uniti alla stanchezza: ma anche questa è vita.

Domani tappa di trasferimento che ci porta a 1300 mt slm eppoi lunedi il passo di Fonfria a 1850 mt slm, ma questa è un’altra storia che deve ancora essere scritta.

Hasta siempre peregrinos.

Paolo & Marco

 

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